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Gestire la sicurezza nel lavoro remoto e ibrido: sfide e soluzioni

Esaminiamo come garantire sicurezza e benessere nel lavoro da remoto e ibrido, mettendo in risalto vantaggi e rischi delle tecnologie digitali. Facendo riferimento a un documento EU-OSHA, proponiamo soluzioni per proteggere i lavoratori anche al di fuori degli ambienti aziendali, nell'ambito della campagna "Lavoro sano e sicuro nell'era digitale".

Un recente documento dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) affronta il tema della gestione della sicurezza e del benessere nei contesti di lavoro remoto e ibrido. Il rapporto mette in luce sia i benefici che i rischi legati a queste modalità lavorative, ponendo particolare attenzione alle problematiche degli spazi di lavoro virtuali.

Negli ultimi anni, l'EU-OSHA ha lanciato la campagna "Lavoro sano e sicuro nell'era digitale", mirata a sensibilizzare il pubblico sulle conseguenze dell'adozione delle tecnologie digitali sul posto di lavoro. Uno degli ambiti di intervento prioritari è proprio il lavoro da remoto e il modello ibrido, con l’obiettivo di promuovere politiche uniformi tra i Paesi membri dell'UE, accurate valutazioni dei rischi e l'implementazione di misure preventive per tutelare i lavoratori anche al di fuori degli uffici tradizionali.

Il documento, intitolato "Remote and hybrid work: managing safety and health anywhere" (Lavoro remoto e ibrido: gestire la sicurezza e la salute ovunque), esplora diversi aspetti, tra cui le differenze tra telelavoro e lavoro ibrido, i vantaggi e le criticità per la salute e la sicurezza, e le peculiarità degli ambienti di lavoro virtuali.

Telelavoro e lavoro ibrido: differenze e aspetti fondamentali

Le tecnologie digitali hanno reso possibile lavorare a distanza per una parte o la totalità del tempo lavorativo, fuori dai locali del datore di lavoro. Quando tale lavoro si svolge da casa, parliamo generalmente di telelavoro. Durante la pandemia di COVID-19, il telelavoro ha visto una crescita significativa, mentre il lavoro ibrido, che combina il lavoro da remoto con la presenza in ufficio, è diventato particolarmente popolare dopo la fase emergenziale.

Il documento evidenzia alcuni punti chiave, tra cui:

  • Nonostante i vantaggi, il lavoro a distanza può avere ripercussioni negative sulla salute dei lavoratori a causa del costante uso delle tecnologie digitali.
  • È essenziale identificare e gestire i rischi per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL) associati a queste nuove modalità lavorative.
  • Una chiara politica aziendale, combinata con adeguata formazione per dipendenti e dirigenti, è fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure e salutari.

Lavoro remoto e ibrido: benefici e rischi per la salute e sicurezza

Il lavoro a distanza offre diversi vantaggi: riduce il tempo e lo stress legato al pendolarismo, favorisce un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata e può aumentare produttività e concentrazione. Tuttavia, presenta anche dei rischi, come un aumento della sedentarietà, prolungate ore di lavoro, pressione temporale e isolamento sociale. Questi fattori possono aggravare disturbi muscoloscheletrici (dolori a collo, polsi e dita) e problemi legati all’affaticamento visivo causato da una scorretta illuminazione o dalla prolungata esposizione agli schermi.

Inoltre, i lavoratori, soprattutto coloro con responsabilità di cura domestica, possono riscontrare difficoltà maggiori. L’esposizione continua alle tecnologie digitali, senza pause adeguate, può portare a fenomeni di "tecnostress", ansia e stanchezza legati all'adattamento a strumenti in continua evoluzione. Questo contesto facilita anche il cosiddetto "presenzialismo digitale", ossia la tendenza a lavorare anche quando non si è in condizioni di salute ottimali, evitando di prendersi giorni di malattia.

Ambienti di lavoro virtuali: problematiche e rischi

Il lavoro remoto e ibrido crea spazi di lavoro virtuali dove i dipendenti interagiscono attraverso piattaforme digitali. Tuttavia, questi ambienti non sono esenti da pericoli, come il rischio di cyberbullismo o attacchi informatici, che possono colpire soprattutto chi non ha ricevuto una formazione adeguata sull’uso sicuro degli strumenti digitali. Inoltre, fenomeni come phishing e truffe informatiche possono aumentare il livello di stress dei lavoratori, con conseguenze sulla loro salute mentale.

Il documento dell’Agenzia EU-OSHA approfondisce molti altri aspetti, tra cui:

  • Rischi specifici legati al lavoro ibrido
  • La necessità di valutare i rischi nei luoghi di lavoro remoti
  • Come assicurare che il lavoro remoto e ibrido avvenga in sicurezza

     

    Nel documento, inoltre, vengono suggerite diverse soluzioni per tutelare i lavoratori nel contesto del lavoro remoto e ibrido:

    1. Identificazione e gestione dei rischi: È fondamentale identificare e affrontare i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL) associati alle nuove modalità lavorative. Ciò implica una valutazione accurata delle situazioni di lavoro per prevenire possibili problematiche.

    2. Politiche aziendali chiare: Implementare una chiara politica aziendale che stabilisca disposizioni specifiche per il lavoro remoto e ibrido è essenziale. Questo aiuta a definire diritti e doveri sia dei lavoratori che dei datori di lavoro.

    3. Formazione adeguata: Fornire una formazione adeguata ai dipendenti e ai dirigenti è cruciale. Questo garantisce che tutti siano informati sulle pratiche sicure nell'utilizzo delle tecnologie digitali e sulle modalità di gestione del lavoro remoto.

    4. Misure preventive: L'implementazione di misure preventive, come pause regolari e buone pratiche ergonomiche, può contribuire a ridurre i disturbi muscoloscheletrici e migliorare il benessere generale dei lavoratori.

    5. Supporto per l'equilibrio lavoro-vita: Favorire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata è un aspetto importante, riducendo lo stress e aumentando la produttività.

    6. Monitoraggio della salute mentale: Affrontare i rischi psicosociali, come il tecnostress e l'isolamento, attraverso politiche di supporto e programmi di benessere per i dipendenti può migliorare la salute mentale dei lavoratori.

    7. Formazione sulla sicurezza informatica: Fornire formazione specifica sull'uso sicuro degli strumenti digitali per prevenire il cyberbullismo e gli attacchi informatici, riducendo così il livello di stress associato a questi pericoli.

    Queste soluzioni mirano a creare un ambiente di lavoro remoto e ibrido più sicuro e sano, proteggendo il benessere dei lavoratori.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il documento completo: “Remote and hybrid work: managing safety and health anywhere”, pubblicato nell’ambito della campagna 2024 "Lavoro sano e sicuro nell'era digitale".

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Come Gestire il Contatto con Sostanze Chimiche: Nuovo Manuale INAIL
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Modifiche al Decreto 81/08 e Novità sulla Sorveglianza Sanitaria e Sicurezza sul Lavoro
10/01/2025
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La Legge 203/2024, pubblicata il 13 dicembre 2024, introduce una serie di modifiche significative al Decreto Legislativo 81/2008, con un focus particolare sulla sorveglianza sanitaria, la sicurezza sul lavoro e alcune normative operative che riguardano diversi aspetti del mondo del lavoro. Modifiche alla sorveglianza sanitaria e ai medici competentiUna delle principali novità riguarda la sorveglianza sanitaria, regolata dall'articolo 41 del Decreto 81/2008. La legge stabilisce nuovi dettagli sulle visite mediche, inclusa quella preventiva, che deve accertare l'assenza di controindicazioni per il lavoro specifico a cui il lavoratore è destinato. Viene inoltre precisato che la visita medica può essere richiesta dal lavoratore stesso, qualora ritenuta necessaria in relazione ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute. Un altro importante cambiamento riguarda la gestione dei medici competenti. È stato introdotto il comma 4-bis nell'articolo 38, che stabilisce che il Ministero della Salute verifichi periodicamente il mantenimento dei requisiti professionali per l'iscrizione all'elenco dei medici competenti. Inoltre, la legge prevede la revisione delle modalità di visita in caso di cambio di mansione o di assenza per malattia superiore ai 60 giorni. Se il medico competente ritiene che la visita non sia necessaria, è tenuto a rilasciare comunque un giudizio di idoneità alla mansione. Novità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoroLa Legge 203/2024 interviene anche sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, introducendo l'articolo 14-bis che obbliga il Ministro del Lavoro a fornire ogni anno, entro il 30 aprile, un resoconto alle Camere sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sugli interventi da adottare per migliorarla. Questo resoconto include gli orientamenti e i programmi legislativi che il Governo intende seguire in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Un’altra modifica importante riguarda l’uso dei locali sotterranei e semisotterranei, che ora possono essere utilizzati solo se non si verificano emissioni di agenti nocivi, e a condizione che vengano rispettati i requisiti di aerazione, illuminazione e microclima. Il datore di lavoro dovrà comunicare l’utilizzo di tali locali all'Ispettorato Nazionale del Lavoro tramite posta elettronica certificata, allegando la documentazione che attesta il rispetto dei requisiti. L'uso sarà consentito trascorsi 30 giorni dalla comunicazione, salvo richieste di ulteriori informazioni da parte dell'Ispettorato. Aggiornamenti su lavoro agile, cassa integrazione e altri aspetti operativiLa Legge 203/2024 introduce anche novità in relazione al lavoro agile, alla cassa integrazione e ad altre pratiche operative. L'articolo 14 modifica il termine per le comunicazioni obbligatorie in materia di lavoro agile, che ora è esplicitamente fissato dalla legge. Inoltre, la legge abroga l’obbligo di fornire una tessera di riconoscimento per il personale nei cantieri edili, un obbligo che era già presente nel Decreto Legislativo 81/2008. Chiarimenti operativi dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL)L'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emesso la Nota prot. n. 9740 del 30 dicembre 2024, fornendo le prime indicazioni operative relative alle modifiche introdotte dalla Legge 203/2024. Tra i punti trattati, la Nota chiarisce la nuova disciplina riguardante la cassa integrazione, la somministrazione di lavoro e l’applicazione delle norme in caso di attività stagionali. L’Ispettorato ha anche previsto un aggiornamento delle modalità di accertamento della tossicodipendenza e dell’alcolismo, da definire attraverso un accordo in Conferenza Stato-Regioni. Modifiche alla Commissione per gli interpelliUn'altra novità riguarda l'articolo 12 della legge, che modifica la composizione della Commissione per gli interpelli istituita presso il Ministero del Lavoro. La nuova normativa stabilisce che la Commissione dovrà includere rappresentanti con profili giuridici provenienti da Ministeri e Regioni, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. In sintesi, la Legge 203/2024 apporta una serie di modifiche rilevanti al sistema normativo italiano in materia di lavoro, sicurezza sul lavoro e salute, con l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione della sorveglianza sanitaria, migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e semplificare alcune normative operative.

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